domenica , Aprile 28 2024

Disprigionare l’immenso. La poesia di Alda Merini: una pro-vocazione al linguaggio teologico

“Se tutto un infinito ha potuto raccogliersi in un Corpo come da un corpo disprigionare non si può l’Immenso?” La possibilità di dire Dio anche dentro le contraddizioni e gli ossimori più stringenti dell’esistenza; il tentativo coraggioso di dare voce dignitosa e ospitale anche alle espressioni più liminari dell’umano: zone di confine che il Verbo ha già abitato e che la teologia – Sua eco fedele – non può esimersi dal frequentare, affinché quel Verbo non resti disarticolato. Questa è la provocazione della poesia – e di quella di Alda Merini in particolare – alla teologia, perché continui ad essere fidata e affidabile compagna di strada. “Un testo che invita con forza la teologia a osare (…) nuove lunghezze d’onda di espressione e di comunicazione. Come potremmo altrimenti rendere giustizia al dramma e alla poesia del Vangelo?.”

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